Come è noto Benito Mussolini amava impugnare il piccone per farsi immortalare all’avvio dei lavori di opere pubbliche. Gli strumenti di cui si serviva erano conservati come cimeli. Tra questi picconi tramandati alla storia non c’è però c’è anche quello con cui, il 26 marzo del 1923, fu dato il via ai lavori per la costruzione dell’autostrada Milano-Varese. Nella foto il piccone non è tenuto da Mussolini ma da Franco Puricelli, figlio dell’ingegner Piero. Il presidente del Consiglio era giunto nel luogo del primo “colpo di piccone” a bordo di una Lancia Trikappa guidata da Piero Puricelli, con il quale coordinò il primo sopralluogo per l’inizio dei lavori. Con l’ingegnere Mussolini avrà modo di dare in seguito altri “colpi di piccone”. Dopo la costruzione della Milano-Varese, la società di Puricelli realizza strade in tutta Italia, ma finisce in pesanti difficoltà finanziarie. Mussolini ordina ad Alberto Beneduce, primo presidente del neonato Istituto per la ricostruzione industriale (IRI), di procedere al salvataggio della Società Anonima Puricelli Strade e Cave. 1936 l’Iri ne assume il controllo, risanandola in pochi anni. Nel 1940, Puricelli rinunciando al riscatto viene liquidato e la società è ribattezzata Italstrade, che rimane un’impresa a controllo pubblico fino al periodo delle grandi privatizzazioni degli anni Novanta. Nel 1996 viene ceduta alla Astaldi, confluita a sua volta nella Salini Impregilo, oggi Webuild.