Dal 1924 a Lainate cominciarono ad arrivare tecnici da varie nazioni per studiare e copiare questa nuova strada veloce a pagamento per veicoli a motore. L’ingegner Piero Puricelli si era reso conto che il buon funzionamento dell’autostrada esigeva una serie di servizi. Di conseguenza la Milano-Varese fu dotata di numerose stazioni di servizio e posti di vigilanza, di rifornimento del carburante (benzina, nafta e miscela) e soccorso. All’ingresso non esistevano caselli come oggi li conosciamo ma case cantoniere, con sosta obbligatoria per il pagamento del pedaggio. Il cantoniere titolare vi abitava nella casa con la famiglia ed era coadiuvato da vari cantonieri aggiunti. Era nelle principali cantoniere che erano posizionati i distributori automatici di benzina, i depositi di olio, gomme e quant’altro poteva occorrere agli automobilisti in transito. Lungo l’autostrada di caselli, pardon, di case cantoniere ne furono costruite diciassette e per consentire l’accesso ai mezzi a motore furono costruiti ben cento chilometri di strade di raccordo. Le stazioni di servizio con gli autogrill come quelle che frequentiamo noi erano di là da venire. L’Autolaghi fu in seguito la prima strada asfaltata d’Italia e nel secondo dopoguerra tra i due sensi a unica carreggiata fu introdotta una terza corsia centrale, destinata al sorpasso, innovazione superata nel 1965 con la doppia carreggiata.