L’inaugurazione del primo tratto dell’Autostrada dei Laghi ebbe un’ampia eco sulla stampa dell’epoca. La Domenica del Corriere del 5 ottobre 1924 celebrò l’evento con una copertina di Achille Beltrame, che disegnò la Lancia Trikappa di Vittorio Emanuele III, al cui fianco sedeva l’ingegner Piero Puricelli, vista da dietro mentre taglia il nastro inaugurale tricolore di quella che il settimanale del Corriere della Sera definì “la prima autostrada del globo” prima della partenza da Lainate verso Varese. Da parte sua il cronista del quotidiano La Tribuna di Roma pubblicò il giorno dopo, 22 settembre 1924, un lungo articolo in cui descriveva un “Viaggio attraentissimo su un cemento liscio come un parquet, senza callaie insidiose o ciclisti o simili da mandare all’altro mondo…”. Anche Gabriele D’Annunzio salutò l’impresa e si rivolse all’ingegner Piero Puricelli elogiandolo come colui che “guarda con occhio potente l’avvenire della patria e del mondo, maestro di vie nuove come io son nato maestro d’arte”. Lo stesso Benito Mussolini scrisse soddisfatto a Puricelli che l’Autolaghi è “grandiosa anticipazione italiana, un segno certissimo della nostra costruttiva potenza, non indegna degli antichi figli di Roma”. Con minor enfasi e maggior pragmatismo, il presidente del Touring Club Vittorio Bertarelli giudicò l’autostrada non “manifestazione di lusso ma opera che risponde a sentita necessità per la vita e per lo spirito delle industrie e dei commerci”.