Il 21 settembre 1924, a Lainate, fu tagliato il nastro inaugurale dell’autostrada Milano-Varese. La prima vettura a percorrerla fu la Lancia Trikappa di casa Savoia, con a bordo re Vittorio Emanuele III al cui fianco, sul sedile posteriore, aveva preso posto l’ingegner Piero Puricelli, poi senatore e conte di Lomnago, in stiffelius e cilindro,che della grande opera infrastrutturale fu il vero padre-padrone. L’auto del sovrano era seguita dall’interminabile corteo degli automobilisti invitati. A fianco della Lancia, troneggiavano due pali biancorossi dove alla sommità erano collocati due moderni pneumatici Pirelli e un cartello sospeso che intimava l’Alt. Oltre l’asta a perdita d’occhio quarantatré chilometri di calcestruzzo luccicante come una lacca. Vittorio Emanuele III fece anche una breve sosta a Gallarate per salutare le autorità locali (Gallarate e Busto Arsizio erano allora in provincia di Milano, mentre Varese era in provincia di Como). Il re d’Italia percorse per intero il primo tratto della futura Autostrada dei Laghi fra il tripudio di una folla plaudente, sostando ad ogni casello per salutare autorità locali, scolaresche e bande musicali. Al termine della cerimonia, mentre Vittorio Emanuele III fece ritorno a Milano con la Lancia, l’ingegner Puricelli percorse con alcuni giornalisti il tratto tra Lainate e Varese a bordo di un’ Isotta Fraschini Torpedo: durante il viaggio citava l’opera in cifre e delineava la rete autostradale che nel futuro sarebbe nata.