Compie sessanta anni la scuola media “Angelo Vidoletti” che fu inaugurata ufficialmente il 31 ottobre del 1964. L’istituto ebbe origine dalla riforma dell’istruzione secondaria  della  legge del 31 dicembre 1962 n. 1859 che istituì la Scuola Media Unificata, chiamata così perché “confluiscono” l’uno nell’altra la Scuola Media (derivata dalla Riforma Bottai dl 1940 che unificava i primi tre anni del ginnasio, dell’istituto tecnico inferiore e dell’istituto magistrale inferiore) e l’Avviamento professionale. La scuola media “Vidoletti” ebbe la sua prima sede nel complesso edificato sul rilievo che domina viale XXV Aprile, tra gli antichi edifici della “Dante Alighieri” e del liceo classico “Ernesto Cairoli”.  Sei anni più tardi, il 4 aprile del 1970, fu aperta la nuova sede, che domina la via Manin all’altezza del semaforo.  Nel “villaggio dell’educazione” si trovano 25 aule e spazi comuni oltre alla palestra che funge anche da aula magna. L’istituto è intitolato al sottotenente dei Bersaglieri Angelo Vidoletti, medaglia d’oro al valor militare, caduto il giorno di Natale del 1941 durante la campagna di Russia. Angelo Vidoletti era un tenente dei bersaglieri, un “giovane di ventun anni che aveva un viso tenero e nella vita avrebbe potuto fare tante cose” e che invece, ferito al collo e al petto, fu finito in un’improvvisata infermeria da un commissario politico dell’Armata Rossa. La palestra della scuola tiene viva la memoria di un amico e commilitone di Angelo Vidoletti, il sergente dei bersaglieri Mario Croci che fissò in un diario la tragica scomparsa del tenente e la cui testimonianza è stata pubblicata nel 2005 nel libro “In prima linea” dal figlio Fiorenzo, che dal padre ha raccolto anche l’impegno nell’Associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra.